Il Fenomeno

Ronaldo Luís Nazário de Lima SCORRI PER LEGGERE STORIA N.47 / 110

Ronie potrebbe tranquillamente, vista la sua popolarità, candidarsi alle elezioni amministrative a Milano e, sussurra qualcuno, probabilmente le vincerebbe anche. Vederlo giocare è uno spettacolo quasi bipartisan, tanto che non sono rari i casi di tifosi rossoneri presenti a San Siro anche quando gioca l’Inter. La coppa Uefa 1998 è il momento in cui il mondo si accorge, ancora di più, di quale sia inequivocabilmente il giocatore più forte in circolazione. Gli infortuni gravissimi, uno scudetto perso all’ultima giornata, il prosieguo di carriera con maglie diverse dal nerazzurro: nulla riuscirà a scalfire le emozioni di quei cinque anni, quando ci sentivamo tutti come i bambini che lo abbracciarono festosi in quella prima amichevole con il Manchester United, prima folgorante apparizione in nerazzurro.

È come se nel campionato italiano fosse piombato un extraterrestre, capace di calcare i campi a un ritmo insostenibile per gli avversari. San Siro si innamora presto delle sue giocate irreali, degli strappi palla al piede, dei dribbling sontuosi. Ogni volta che Ronaldo tocca palla, il pubblico sospira di meraviglia, esplode di gioia a ogni suo gol. La curva canta “Il Fenomeno ce l’abbiamo noi” e Ronie, nel gennaio del 1998, alza il Pallone d’oro davanti al popolo nerazzurro in delirio. Anche l’avvocato Peppino Prisco, che di fuoriclasse ne ha visti parecchi, si scioglie: “Chiedo scusa ai miei genitori, ma in mezzo alla foto di loro due porto sempre quella di Ronaldo”.

Il 25 luglio 1997 non si gioca nessuna partita, ma centinaia di tifosi invadono il centro di Milano. Affacciato al balcone della sede dell’Inter c’è un attaccante brasiliano, appena comprato dal Barcellona per 51 miliardi di lire. Lo chiamano il “Fenomeno” e non esagerano: Ronaldo Luís Nazário de Lima è in quel momento il miglior giocatore al mondo. Il suo impatto con la serie A è in linea con il soprannome che porta: un’apparizione.

Ronaldo Luís Nazário de Lima

Ronaldo Luís Nazário de Lima (Rio de Janeiro, 18 settembre 1976) arriva all’Inter dal Barcellona nel 1997 per 51 miliardi di lire fra clausola rescissoria de e indennizzo al club catalano. Gioca in nerazzurro cinque stagioni, collezionando in totale 99 presenze e 59 gol e indossando anche la fascia di capitano. Vince la Coppa Uefa nel 1998, segnando il gol del 3-0 finale. In carriera ha vestito anche le maglie di Cruzeiro, Psv Eindhoven, Real Madrid, Milan e Corinthians. Considerato uno dei migliori giocatori della storia del calcio, ha vinto due palloni d’oro (1997 e 2002) e due Campionati Mondiali con il Brasile (1994 e 2002). Con la sua nazionale ha totalizzato 98 partite e 62 reti.