La partita della vita

Nicolás Burdisso SCORRI PER LEGGERE STORIA N.76 / 110

Il lieto fine è dietro l’angolo: la bambina guarisce completamente e Nicolás può tornare a Milano, con un motivo in più per ripagare l’affetto di tifosi e società. Lo fa in modo esemplare, lottando strenuamente in ogni partita, rimediando colpi, botte e persino un pugno sul volto in un agitato post-partita. Si toglie parecchie soddisfazioni: scudetti, Coppe Italia, Supercoppe. Ma nessuna vittoria vale quanto quella ottenuta al fianco di Angelina.

Nell’estate 2004 l’Inter acquista un difensore dal Boca Juniors: è giovane, ma ha già vinto tanto, affermandosi sia nel club che nella nazionale argentina Under 20. Un oro olimpico, e un mondiale di categoria con l’Albiceleste, tre coppe Libertadores e due Intercontinentali con gli Xeneizes sono il biglietto da visita di Burdisso, carico per l’avventura in nerazzurro. Dopo pochi mesi, però, arriva la notizia che sconvolge la sua vita: la piccola Angelina ha una leucemia linfoblastica acuta. Nicolás non ci pensa due volte: né il nuovo contratto né la carriera possono tenerlo lontano da Buenos Aires, dove la figlia si sottopone alle cure anti-tumorali. A sostenerlo, comunque, c’è la grande famiglia dell’Inter. Il presidente Moratti, da sempre esempio di generosità sconfinata, gli dice di prendersi tutto il tempo necessario; l’allenatore Mancini gli riserva un posto nella lista per la Champions; i compagni lo aspettano e lo sostengono a distanza.

Il calcio è la più importante delle cose meno importanti, come sostiene chi di pallone se ne intende. E ci sono situazioni in cui lo sport passa in secondo piano e l’agonismo deve cedere il passo alle priorità della vita. È successo a Nicolás Burdisso, costretto ad affrontare il più temibile degli avversari, una leucemia diagnosticata alla figlia di due anni.

Nicolás Burdisso

Nicolás Andrés Burdisso (Altos de Chipión, 12 aprile 1981) arriva all’Inter dal Boca Juniors nel 2004 per 3,5 milioni di euro. In nerazzurro gioca 139 partite in 5 stagioni, segnando 8 gol e vincendo quattro campionati, due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane. In carriera ha vestito anche le maglie di Roma, Genoa e Torino. Con la nazionale argentina ha disputato l’Olimpiade del 2004, in cui ha vinto l’oro e i Mondiali nel 2006 e nel 2010. In totale con l’Albiceleste, 52 presenze e 2 reti.