Bentornato Vecio

Enzo Bearzot SCORRI PER LEGGERE STORIA N.97 / 110
Non diamo tutta la colpa ai ragazzi di oggi, siamo noi ad aver perso poco alla volta la capacità di educare. Anche nello sport. Io per esempio ho un cruccio, che a volte diventa rimorso; non essere riuscito a civilizzare il pubblico.

Le strade tra l’Inter e il Vecio non s’incrociarono più; tuttavia i suoi successi in Nazionale furono ottenuti con un grande contributo di giocatori interisti. Al Mondiale dell’82, Bearzot promosse titolare l’allora 18enne Bergomi, e anche Lele Oriali era una pedina fondamentale dell’undici azzurro. Spillo Altobelli, invece, non era titolare. Ma nella notte di Madrid, entrò in campo dopo sette minuti e firmò il gol del 3 a 0 per l’Italia. Forse il gol più bello di quella storica finale.

 

In pochi sanno però che Bearzot prima di diventare allenatore è stato un ottimo difensore con all’attivo oltre 250 presenze in Serie A. E fu proprio il Patron nerazzurro Carlo Masseroni ad aprirgli le porte del grande calcio: nell’estate del ’48 lo acquistò dalla Pro Gorizia, squadra allora militante in Serie B. Esordì nella massima serie a 21 anni; nell’Inter militò per tre stagioni trovando tuttavia poco spazio (19 presenze totali) prima di trasferirsi al Catania e poi al Torino. Ma la sua storia con i nerazzurri non era ancora finita. Il presidente Angelo Moratti, infatti, lo fece tornare a Milano nell’estate del ’56. A 29 anni, Bearzot ormai era un calciatore maturo e disputò tutto il campionato da titolare che l’Inter chiuse al quinto posto. A fine stagione tornò al Torino con cui giocò altre sette stagioni prima di ritirarsi all’età di 37 anni.

 

La partita a carte in aereo in coppia con Franco Causio contro il Presidente Pertini e Dino Zoff con di fianco la Coppa del Mondo. È questa l’immagine più famosa di Enzo Bearzot. Perché se pensi al “Vecio” la mente va al trionfo mondiale di Spagna ’82.

Enzo Bearzot

Enzo Bearzot è stato un calciatore e un allenatore. Nato nel 1927, ha esordito in Serie A con la maglia dell’Inter nel 1948 all’età di 21 anni. Dopo tre stagioni in nerazzurro ha giocato con Catania e Torino prima di tornare a Milano nell’estate del ’56. Ha poi chiuso la carriera al Torino. Da allenatore dopo le panchine di Prato e Italia under 23, è diventato il Ct della Nazionale maggiore. Sotto la sua guida ha chiuso al quarto posto il Mondiale del ’78 e ha vinto quello dell’82. Si è dimesso da Ct dopo il deludente Mondiale dell’86. Si è spento all’età di 83 anni nel 2010.