Il giorno in cui nacque la leggenda

Javier Zanetti SCORRI PER LEGGERE STORIA N.2 / 110

Emozioni fortissime, trionfali vittorie e cocenti sconfitte, soddisfazioni e delusioni, 16 trofei, di abbracci, lacrime, urla, sorrisi e promesse. Come quella di far parte dei colori nerazzurri per sempre, solo come chi ha saputo scrivere la storia.

Da quando sono stato scelto, l’Inter mi ha sempre fatto sentire come a casa mia. è subito scoppiato l’amore, l’affetto e la fiducia in un ragazzino di 20 anni che doveva ancora dimostrare il suo valore

Esemplare, iconico, corretto, rispettoso, c’era quando gli avversari sorridevano e c’era, felice come un bambino, quando ha cominciato lui ad alzare i trofei senza volersene mai stancare. Ed era tutto già scritto lì, in questo ragazzo che arriva in ritiro a Cavalese con le scarpe in un sacchetto, comincia l’allenamento e sembra, ricorderà Beppe Bergomi, lo staffettista che gli ha passato il testimone della legacy interista, “Avere la palla incollata al piede”. Avioncito Rambert, che doveva essere l’acquisto principale di quella sessione di mercato e che invece si rivelò una meteora, se ne fece presto una ragione, il mondo del tifo interista non smise, non smette, più di amarlo.

Un sacchetto di plastica con dentro un paio di scarpe da calcio, il passaporto e tanti sogni. Il luogo è Cavalese, provincia di Trento, dove l’Inter nel 1995 stava svolgendo il suo ritiro estivo. Javier Adelmar Zanetti arrivò così, con un sacchetto in mano e un paio di giornalisti ad aspettarlo, più incuriositi che altro. Era il 28 luglio, e da quel giorno iniziò a costruirsi la leggenda di Pupi. I numeri fissi nel calcio italiano vennero introdotti proprio in quell’estate, e quasi casualmente (Il 3 lo prese Andrea Seno, il 5 Francesco Dell’Anno) il nome sopra la 4 fu quello di questo esterno argentino che, come capì e cantò subito la Nord, “dribblava come Pelè”. La maglia 4 non la indosserà mai nessun altro: il Capitano, come lo apostrofano ancora adesso i tifosi a dispetto di un ritiro avvenuto ormai da quattro stagioni sportive, ha incarnato negli ultimi 20 anni come nessuno i valori simbolo dello sport.

Javier Zanetti

Javier Adelmar Zanetti (Buenos Aires, 10 agosto 1973), dopo tre anni in Argentina tra Talleres e Banfield arriva all’Inter nel 1995, squadra di cui diventa capitano nel 2001 e che non lascia fino al ritiro nel 2014. È il calciatore con più presenze nella storia dell'Inter, 858, oltre che il giocatore più vincente, con sedici trofei: cinque scudetti, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe italiane, una Coppa UEFA, una Champions League e una Coppa del mondo per club.