Dopo quella vittoria l’Inter non si fermerà più e andrà a conquistare il suo 13esimo Scudetto, quello dei record. Nello stesso anno mette la sua firma anche sulla finale di Supercoppa italiana contro la Sampdoria. Serena verrà ricordato anche per essere il primo e (e unico insieme a Christian Vieri) ad aver giocato i derby di Milano e Torino con tutte e quattro le maglie. Ma è con quella dell’Inter che ha dato il meglio di sé.
Dopo lo show del “Boss” alla Juventus ci va sul serio e ci rimane due anni. Poi nel 1987 l’ennesimo ritorno, ma è la volta buona. Gioca quattro stagioni all’Inter, vince uno Scudetto da capocannoniere della serie A, una Supercoppa italiana e una Coppa Uefa. E lega il suo nome anche al Derby. È l’11 dicembre del 1988, il Milan di Sacchi, campione d’Italia, sta dominando. L’Inter, capolista, soffre. Dopo un paio di buone parate di Zenga, Bergomi crossa in mezzo e Serena devia di testa a volo d’angelo dall’altezza del dischetto: palla all’angolino e 1 a 0.
È dovuto arrivare e andarsene quattro volte, segnando e vincendo poco, poi alla quinta ci ha preso gusto. Il rapporto tra Aldo Serena e l’Inter è stato come uno di quegli amori in cui ci si prende e ci si lascia di continuo ma alla fine si scopre anche di aver passato dei momenti meravigliosi insieme. Gioca nell’Inter nel 78-79, nell’81-82 e nell’83-84. Nell’estate dell’85 torna dopo un prestito al Torino, ma il presidente Pellegrini lo chiama al telefono per dirgli che vuole cederlo alla Juventus. Serena lo stoppa subito e gli chiede di rimandare la discussione sul suo futuro perché deve andare a San Siro a vedere il concerto di Bruce Springsteen.