“Kalle”, tra perle e oro

Karl-Heinz Rummenigge SCORRI PER LEGGERE STORIA N.20 / 110

Annullare quel gol non solo è un’ingiustizia verso un calciatore e una squadra, ma un affronto al calcio. Ma Kalle si rialza, non si scompone. In fondo lo sa che quello è il suo destino, può sopportarlo. Bello, maledetto e incredibilmente amato. Classe e potenza in un giocatore unico al servizio di un lieto fine inafferrabile, l’antieroe perfetto nel grande romanzo della storia interista.

Ed è proprio questa la qualità unica dell’antieroe: l’empatia che riesce a generare negli altri, ma anche la convinzione che sia l’unico capace di sopportare le prove a cui di volta in volta la vita ci sottopone. Come i tanti infortuni subiti durante l’esperienza nerazzurra e quel gol meraviglioso che non è mai esistito. È l’ottobre del 1984 e a San Siro l’Inter ospita i Rangers di Glasgow per i sedicesimi di Coppa Uefa. Altobelli pennella un cross dal vertice alto dell’area e Kalle, come se fosse il gesto più naturale del mondo, sceglie l’unico modo per fare gol in quella situazione: una rovesciata fulminea in mezzo agli impotenti centrali scozzesi. Un’istantanea di rara bellezza, un movimento plastico che racchiude atletismo e velocità di pensiero.

Bello e maledetto, condannato ad un’estetica effimera che si scontra con il cinismo del mero risultato. Se la storia dell’Inter fosse un romanzo, il ruolo dell’antieroe spetterebbe senza dubbio a Karl-Heinz Rummenigge, uno dei giocatori più forti arrivati in Italia negli anni d’oro della Serie A. Pallone d’Oro per due volte consecutive, della sua esperienza in nerazzurro non restano trofei, ma l’affetto enorme dei tifosi per i quali “Kalle” è così lontano, ma tremendamente vicino allo stesso tempo.

Karl-Heinz Rummenigge

Karl-Heinz Rummenigge (Lippstadt, 25 settembre 1955) arriva all’Inter nell’estate del 1984. In maglia nerazzurra colleziona 107 presenze e 42 reti. Vincitore di due Palloni d’Oro consecutivi, nel 1980 e nel 1981, ha 95 presenze con la Nazionale tedesca, in cui ha realizzato 45 gol e vinto il Campionato europeo in Italia nel 1980. Nel 1987 lascia l’Inter per trasferirsi nel Servette, nel campionato svizzero, dove chiude la carriera da calciatore.