Il poster della campagna vedeva “Ronnie” ripreso nella sua classica esultanza a braccia larghe, con evidenti analogie con la statua, i due simboli del Paese in un accostamento quasi naturale. Un’intuizione geniale, per una delle campagne di comunicazione più efficaci di sempre, con il simbolo dell’Inter che diventò il simbolo di Pirelli.
Per approfondimenti: www.advbook.fondazionepirelli.org
Quando ci fu da passare il … testimonial, la scelta fu quasi scontata: sicurezza, alte prestazioni, affidabilità e la massima velocità possibile. In una parola, Ronaldo. Il simbolo brasiliano per eccellenza, il calciatore che dopo Pelè e Maradona e prima di Messi e Cristiano Ronaldo aveva saputo mettere d’accordo i tifosi di tutte le squadre. Dal punto di vista iconico, il simbolo del Brasile è probabilmente la statua del Cristo Redentore, che si trova sulla montagna del Corcovado, a picco su Rio de Janeiro.
“La potenza è nulla senza controllo” è tuttora uno slogan entrato nell’immaginario collettivo. E quando questo succede, è segno che la campagna pubblicitaria ha fatto centro. Nel 1994 all’avvio della campagna di Pirelli il testimonial scelto fu Carl Lewis, il figlio del vento, uno dei più grandi velocisti di sempre. Lo spot vedeva lo statunitense correre sull’acqua, attraversare il deserto, sfidare le leggi della fisica correndo sulla Statua della Libertà .