San Francesco
fa miracoli

Francesco Toldo SCORRI PER LEGGERE STORIA N.14 / 110
Sul tabellone è apparso il mio nome, io ho alzato le braccia, Cordoba mi ha indicato come per dire “è stato lui”. Quel gol è mio, ogni tanto me lo riguardo con la telecronaca di Scarpini e mi scappa un sorriso.

Ai tifosi dell’Inter e della Nazionale ha regalato notti pazzesche, come quella di Valencia, dove gli spagnoli calciarono, invano, ventisette volte verso la sua porta, o come quella di Rotterdam, dove parò agli allibiti olandesi tre calci di rigore trascinando l’Italia in finale di Euro 2000. Ma la sua più grande soddisfazione professionale non è una partita giocata, ma l’aver creato il progetto di Inter Forever, la selezione di leggende nerazzurre che gira il mondo portando in alto i valori nerazzurri. “Una volta interista, interista per sempre”, il motto dell’iniziativa, che contribuisce a rendere il Football Club Internazionale una società davvero unica sul pianeta.

Sarebbe, in fondo, entrata comunque. Doveva sentirsela, Toldone, che disse a Hector Cuper nell’intervallo che sarebbe, in caso di svantaggio e calcio piazzato a favore, salito a dar manforte ai compagni in area di rigore. E quando la Juventus passò in vantaggio su calcio di rigore all’ottantottesimo, qualche spettatore lasciò, sconfortato, il “Meazza” in anticipo. Grave errore: in quel 19 ottobre 2002 chi rimase fino alla fine si gustò persino la soddisfazione di vedere, sul tabellone di San Siro, il nome del proprio portiere. Uno che aveva l’Inter dentro, Toldo, e che continua ad averla.

Michelangelo Rampulla, in un Atalanta-Cremonese. Massimo Taibi, in un Reggina-Udinese. E Francesco Toldo, in un Inter-Juventus. Sono i portieri italiani ad essere, ad oggi, riusciti nell’impresa più proibitiva per un numero uno: segnare un gol anziché subirlo. Tecnicamente quella rete è agli annali come gol di Christian Vieri, ultimo effettivamente a toccare il pallone. Ai tempi Bobone era in lotta per la classifica marcatori, per cui Toldo non rivendicò mai la rete. Oggi però, nel ricordarla se ne prende, giustamente, il merito

Francesco Toldo

Francesco Toldo, classe 1971, è stato uno dei portieri più forti della sua generazione. Dopo otto stagioni con la Fiorentina, con cui ha vinto per due volte la Coppa Italia, si è trasferito all’Inter, dove è rimasto per nove anni conquistando 5 scudetti, 3 Supercoppe Italiane, 3 Coppe Italia e 1 Champions League. In Nazionale ha totalizzato 27 presenze prendendo parte a due edizioni dei Campionati del Mondo e tre Europei, venendo inserito nell’11 ideale di Euro 2000. Con l’Under 21 ha vinto un Campionato d’Europa nel 1994.