Missione compiuta per ben tre volte, da Roberto Mancini, che divenne anche un’icona di stile indossando una sciarpa nerazzurra annodata in una maniera particolare, subito imitata da molti tifosi interisti. Mancini vinse grandi partite, dando vita ad alcune delle gare più belle della storia nerazzurra, come ad esempio il 3-4 in casa del Milan dell’ottobre 2006, una delle stracittadine più emozionanti di sempre. Dejan Stankovic, autore del provvisorio 0-2, esultò strattonando l’allenatore jesino, rimarcando in maniera scherzosa il forte legame che aveva con il suo ex compagno di squadra ai tempi della Lazio.
Inviò infatti all’allora presidente un pacchetto regalo contenente una maglia nerazzurra, una di quelle vecchio stile, in lana, con uno scudetto cucito sopra. “Solo assieme torneremo a conquistarlo”, all’incirca, il biglietto che lo accompagnava. Massimo Moratti si decise ad ingaggiarlo e il Mancio si trovò di fronte a una grande sfida, riportare il tricolore a Milano.
Roberto Mancini l’Inter ce l’aveva nel destino, da quando la sfiorò a più riprese da giocatore. Un numero dieci in tutto e per tutto, geniale e senza compromessi, che fu davvero vicino in almeno due occasioni a vestire il nerazzurro. La lacuna fu colmata nella sua carriera da allenatore: Roberto infatti ha sempre stimato, ricambiato, Massimo Moratti, e conquistò la panchina dell’Inter con… un regalo.